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al testo di Enrico Vergoni
Il mio Rosario
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Tu sei la carezza di un tulipano
che ti sveglia all’alba.
Tu sei l’odore di fumo e cioccolata
che riposa nei tuoi baci.
Tu ,la tenerezza di Gesù
che di notte sognava la neve.
Tu sei storia e carne
spirito che soffia tra le caverne.
Tu sei la morte che non avrà più dominio.
Tu lo spazio di silenzio
nel quale incontro Cristo.
Tu sei favola dei popoli
su di te scuotono il capo le nazioni.
Tu sei la parte di me che mi assomiglia di più,
lo spazio tra il cielo ed i miei pensieri.
Tu silenziosa per invocare.
Tu atomo di Maria, piena di grazia.
Tu sei volti contemplati dalla giustizia,
i miei risvegli
saziati dalla tua presenza.
Tu, la parte umida del letto
in cui mi addormento dopo aver fatto l’amore.
Tu creatura del nulla
che stranamente confini con Dio.
Tu frantoio di sogni e ricordi.
Tu angelo divenuto vento.
Tu il mio profumo.
Tu simile a te stessa
come un respiro
pronto ad interrompersi…
...un bacio e fuggi via.
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Cristiana Fischer
- 26/05/2016 14:41:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
molto interessante, il divino femminile in effetti manca oggi di identificazioni, ma tu ne dai conto: "volti contemplati dalla giustizia,/i miei risvegli/saziati dalla tua presenza" "Tu creatura del nulla/che stranamente confini con Dio"...
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